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E’ come quando arriva la pioggia improvvisa;
Tutti corrono e scappano al riparo;
Come se dal cielo piovesse fuoco.
Dio, quant’é strano l’uomo!
E’ così anche per l’ispirazione;
Per quell’impulso che come un tenero filo d’erba buca l’asfalto,
ma con la differenza che quando cresce,
spunta in una frazione di secondo e invece di allontanarlo,
di correre e di scappare da esso,
lo accogli nel tuo seno con impeto e amore insostenibile,
anche perché sai che non potresti fare diversamente.
Il tuo pensiero arriva con la stessa misura e intensità.
E a che servirebbe nascondermi?
A che gioverebbe coprirmi?
Che ci guadagnerei riparandomi?
Sei come la pioggia.
Nessun bottone potrà fermarti,
nessuna cerniera ti terrà distante;
nessuna sciarpa ti allontanerà da me.
Piccola dolce prepotente creatura!
Se decidi di costernarmi, chi te lo impedirà?
Entri ed esci dalle mie emozioni come ti pare.
Inzuppi mente e cuore e partorisci brividi eterni.
Vigilia di Natale…
Rassicuranti e morbide luci acquerellano la stanza.
Gocciole di memoria scendono sui vetri della mia finestra;
Sembrano guardarmi teneramente, mentre scivolando lente,
scrivono parole a me sconosciute.
…il mio riflesso,
mani poggiate su questi freddi vetri, ed io, che già tremo.
Non so perché sono qui.
Perché mi sono fermata su questo intervento.
Non so nemmeno se era riferito a me oppure no.
Eppure ho sentito una carezza leggera sul mio volto mentre lo leggevo.
E sapevo che era la tua mano.
T lascio un bacino su quella mano calda e leggera che mi ha accarezzato.
Sei qui perché è la mia mano… ed è qui per Te.