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Stanotte qualcosa mi spinge a scrivere.
Questa é una preziosità lo so.
Ogni qualvolta accade é perchè medito.
Nelle mie venature or dunque scorre qualcosa
che possiede una sapidità che non rammentavo da tempo.
E’ un gusto arcano, potente come un veleno
e come le parole.
E’ come aspettarsi un sapore
e riceverne un altro improvvisamente;
Magari come quando sbadatamente credi di aver messo
lo zucchero e solo dopo ti accorgi di aver versato il sale.
In fondo ha poca rilevanza se poi accade tutto l’opposto;
L’effetto che comunque in me questo sbaglio sortisce,
é quello che sto tentando di decifrare.
Anche il tuo cuore stanotte é bianco come una sposa.
Così come lo sono la tua anima e i tuoi capelli.
Da simili trasparenze arrivo a scorgere i tuoi occhi.
Sono bianchi come la sensibilità.
Profondi come l’amore.
Scintillanti come un fede nuziale.
Rifulgono di luce propria.
Esprimono più della bocca.
Attraversano come il vento.
Contagiano come la musica.
Germogliano dal nulla.
Intravedono il meglio di me.
Finiscono sulle mie spiagge.
Profumano di castità.
Ricamano i miei aneliti.
Accrescono i batticuori.
Mi spogliano da fronde ingiallite.
Pennellano la camera di nuvole e di argento.
Mutano il moderno in vetusto.
Dilatano il trapassato e agghindano il presente.
Evocano godimenti, gemiti, tocchi.
Anche se non puoi saperlo mi guardano e mi stanno parlando.
Il tuo cuore stanotte é bianco come una sposa,
così come lo sono la tua anima, i tuoi occhi e i tuoi capelli.
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