vento
Nessun abbraccio di madre sarĂ mai caloroso quanto il suo;
Nessun frutto esalterĂ al meglio il sapore dei suoi baci;
Nessun paesaggio sarĂ all’altezza della sua sublime figura,
né sole eguaglierà mai il suo sorriso,
né melodia la sua voce,
né poeta descriverà mai la sua avvenenza.
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I suoi capelli cadenti, lunghi, neri, neri, neri.
I suoi occhi color nocciola, dolci, dolci, dolci.
I suoi seni intelligenti, da mordere e succhiare.
Le sue labbra dal sapiente disegno, uniche e sensuali.
In essa la fonte ove il ciliegio intinge i propri desideri.
La sua bocca da baciare, da vivere;
Su di essa il letto su cui sdraiare pensieri e Continua a leggere
Nudi, spigolosi, autorevoli alberi, tagliano i ricordi.
Graffiati dal vento, pensieri solitari, sorvolano ombrelli e cappelli.
Come chicchi di riso bianchissimo,
si perdono segretamente sulla cittĂ
e nelle tasche di ogni passante, freddissime lacrime.
Fa da letto alle incontenibili malinconie, come velo di nozze, la nebbia.
Milano,
in tutta la sua tragica, agghiacciante bellezza,
appare ancora una volta,
una gelida, ineffabile,
irresistibile sposa indesiderata.
Un minuto di roccoglimento,
soltanto uno e il gabbiano
cambia la sua vita.
Ha scelto!
Queste sue conclusive parole,
non puoi ancora capirle;
Arriveranno i giorni in cui le farai tue
e le intenderai pienamente. Continua a leggere
Sono giorni che non intrappolo le mie riflessioni su queste tonalitĂ .
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In questo periodo i sentimenti hanno vagato liberi, folli, intoccabili.
E dal mese di agosto sono guizzati a quello di settembre
senza che il sottoscritto abbia potuto acciuffarne una sola piuma.
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Vorrei immergerli qui e concederteli,
ma essi imperterriti,
continuano a scivolarmi come gocce dâacqua su aghi di pino.
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Si credono furbi, acuti, scaltri,
ma dimenticano che nascono cocenti, profumati e fumanti dalla mia mente.
Tralasciano che essi sono, esistono e guizzano, unicamente perché io vivo e respiro.
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Eâ vero, non riesco ancora ad agguantarli;
Eâ per questo motivo che Continua a leggere
Oggi l’inferno
sembra essere salito di qualche metro sopra la superficie.
Si schiatta letteralmente dal caldo!
Ci saranno 33 o 34 gradi all’ombra e un’umiditĂ
che sembra spalmarti la pelle di colla.
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Mi piacerebbe concentrarmi,
ma ho una spina nel fianco: Toni, dall’altro capo della cittĂ .
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Che bello… non so come sia possibile, ma sembra che le mie parole
gli siano arrivare ancor prima di pubblicarle.
E TE PAREVA!
Finestrella blu lampeggiante sulla barra delle applicazioni… Ăš lui!
Grrr… grr… che nerviiiiii… !
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Contavo di tracciare il primo intervento
(dopo il grande lavoro del team Microsoft)
in santa pace, ma erravo incredibilmente. Continua a leggere