sguardi
Scriverti nel più profondo degli abissi, era ciò che avrei voluto fare,
affinché nessuno, a parte te, potesse inalare queste mie parole.
Forse qualcuno leggendole, erroneamente, le farà sue,
qualcun altro, allo stesso modo, non le riterrà per se.
Mi sento così piccolo e strano in questo momento.
Infuocato, il sangue scalpita nelle tempie e nelle vene come non mai.
Come morso dal più velenoso dei serpenti, rimango immobile, paralizzato, stordito.
E’ un veleno questo ricordo, che gonfia gli occhi e fa pulsare all’impazzata il cuore.
A raccontarti una storia, questa volta sarò io. Continua a leggere