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pensieri

Su, non far cosĂŹ.
Sai in che modo puoi mancarmi,
e so benissimo che appare sempre l’opposto.
Eppure guarda un pĂČ dove sto!
Tante cose da fare,
numerosi pensieri da ordinare,
tuttavia sto su di te, con te.

Saranno fredde, ma so che le mie mani, non ti lasciano indifferente.
Su, sciogli questo gelo e lasciati vezzeggiare un pĂČ.

E’ sempre smodatamente bello avere a che fare con te;
Peccato lo ricordi soltanto la volta che a te mi avvicino.
Si, so anche che succede di tanto in tanto,
ma quando accade, beh, sai come finisce. Continua a leggere

ChissĂ  quante volte da piccino, magari al mare, anche tu
avrai riempito una bottiglia di sabbia, pietre e quanto dentro vi entrasse.
Era tra i miei passatempi preferiti.

Il momento che mi divertiva e gratificava maggiormente perĂČ,
era svuotare la bottiglia e incantato osservare scendere la morbida e fine sabbia che magicamente cadeva assieme ai vari sassolini, che con cura avevo preventivamente raccolto.

A volte era cosĂŹ tanta la fretta e il desiderio di poter ammirare l’effetto cascata,
che spesso, capovolgendo con frenesia la bottiglia,
il contenuto si bloccava incredibilmente Continua a leggere

Nessun abbraccio di madre sarĂ  mai caloroso quanto il suo;
Nessun frutto esalterĂ  al meglio il sapore dei suoi baci;
Nessun paesaggio sarĂ  all’altezza della sua sublime figura,
né sole eguaglierà mai il suo sorriso,
né melodia la sua voce,
né poeta descriverà mai la sua avvenenza.
 
I suoi capelli cadenti, lunghi, neri, neri, neri.
I suoi occhi color nocciola, dolci, dolci, dolci.
I suoi seni intelligenti, da mordere e succhiare.
Le sue labbra dal sapiente disegno, uniche e sensuali.
In essa la fonte ove il ciliegio intinge i propri desideri.
La sua bocca da baciare, da vivere;
Su di essa il letto su cui sdraiare pensieri e Continua a leggere

Nudi, spigolosi, autorevoli alberi, tagliano i ricordi.
Graffiati dal vento, pensieri solitari, sorvolano ombrelli e cappelli.

Come chicchi di riso bianchissimo,
si perdono segretamente sulla cittĂ 
e nelle tasche di ogni passante, freddissime lacrime.
Fa da letto alle incontenibili malinconie, come velo di nozze, la nebbia.

Milano,

in tutta la sua tragica, agghiacciante bellezza,
appare ancora una volta,
una gelida, ineffabile,
irresistibile sposa indesiderata.

Sono giorni che non intrappolo le mie riflessioni su queste tonalitĂ .
 
In questo periodo i sentimenti hanno vagato liberi, folli, intoccabili.
E dal mese di agosto sono guizzati a quello di settembre
senza che il sottoscritto abbia potuto acciuffarne una sola piuma.
 
Vorrei immergerli qui e concederteli,
ma essi imperterriti,
continuano a scivolarmi come gocce d’acqua su aghi di pino.
 
Si credono furbi, acuti, scaltri,
ma dimenticano che nascono cocenti, profumati e fumanti dalla mia mente.
Tralasciano che essi sono, esistono e guizzano, unicamente perché io vivo e respiro.
 
E’ vero, non riesco ancora ad agguantarli;
E’ per questo motivo che Continua a leggere