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Echeggi nella mia mente che ostinata cerca di distrarsi.
Abbandonata, lasciata da parte come una chitarra,
che ricoperta di polvere, giace da tempo sotto una vecchia finestra;
Nessuna mano le si ĂŠ poggiata sopra, ne alcuna lâha spostata,
poichĂŠ il sottile vestito di polvere che la ricopre,
il delicato manto che la riveste,
è rimasto lo stesso, in ogni sua piega.
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CosÏ oggi, forse con un pò di amarezza,
che permane ogni volta che ti vedo, che ti penso,
mi decido e riempio e arricchisco queste quattro mura,
di una musica soave, armoniosa, che Continua a leggere
Malagevole narrarti il vissuto di questi giorni.
Potrei metterci tutta la mia solerzia,
ma non ti trasmetterei neppure la minima parte di quello che ho vissuto.
Ci provo, non mi costa nulla.
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Mi perdurano le sensazioni, i timbri, le colorazioni, gli odori.
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Lâallegro sole che spaccava il buio del bosco,
penetrando attraverso il verdeggiante fogliame di quei dignitosi e altissimi alberi;
Raggi di luce, che come rilucenti spade,
venivano giĂš in picchiata a squassare il tappeto di foglie secche,
che gentilmente scricchiolava sotto i piedi scalzi e ormai sudici di natura.
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La vista e il penetrante profumo del lago verde smeraldo,
che accompagnava le giornate senza tempo e
aleggiava inconsueto sulle nostre fragili vite. Continua a leggere
Vorrei poterti trasmettere il coraggio che ti manca.
Mi necessita uno spiraglio per vedere dove esso sia per poi indicartelo.
Scorrono le note di “Tu si ‘na cosa grande”.
Quanto vorrei fossero i tuoi pensieri verso te stessa!
Quando riuscirai a vederTI in tutta la tua completezza,
quello sarĂ il giorno in cui avrai imparato a conoscerti davvero
e solo allora potrai incominciare a volerti bene teneramente,
a capirti e ad ascoltarti come non hai ancora fatto.
Non dimenticherò mai le parole di un quadretto
che tutt’ora grida appeso alla parete della mia stanza e che recita: Continua a leggere
Quello che smuove le canzoni,
non lo agita neppure un terremoto.
Alludo ai ricordi, questi meravigliosi inesauribili fotogrammi
che permangono per sempre in questo scrigno misterioso
e straordinario che è il cervello.
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Mi è bastato ascoltare “Una carezza in un pugno”
di Celentano e mi dondolava il cuore in petto;
Udivo “Mi ritorni in mente” di Battisti
e un bruciore stringente mi tormentava lo sterno;
Scorrevano le note di “Mi manchi” di Bocelli
e i brividi mi avvolgevano il piĂš esteso dei sensi: la pelle. Continua a leggere
E’ arrivato scontato come ogni notte
anche per me l’irresistibile richiamo,
il violento appello, l’indomabile invito,
il vertiginoso mondo parallelo della realtĂ : il sonno.
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Lo faccio penetrare in me come profumo d’incenso;
Gli permetto d’inondarmi, di possedermi, di pilotare persino i miei pensieri.
Che lo faccia pure!
Se sapesse quanto piacere mi provoca,
quanta soddisfazione mi reca,
quanta delizia mi concede, Continua a leggere