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fogli

Mi hai sfinito, annullato, ucciso.
Piango da morire. Soffro da vaneggiare.
Vederti tra le braccia di un altro mi distrugge l’anima.
Come puoi farmi tutto questo?
Sto morendo adagio, come un albero in autunno.
Perdere l’amore Ă© una dramma, ma perderlo come io ho fatto,
Ă© un supplizio quotidiano, smisurato e lento. Continua a leggere

Non era previsto che stanotte scrivessi.
Non ci avevo affatto pensato.
E chissà perché, chissà per come,
mi sono ritrovato tra queste fogli,
come chi vagando senza meta,
arrivato ad un punto del suo tragitto,
si sente preda della stanchezza e del torpore
e cerca un luogo per riposare in sicurtĂ .

Conosco posti che sanno di casa mia.
Altri che somigliano al mio pagliericcio.
Ce ne sono alcuni che paiono il mio cuscino.
Ne ho visti altri che sanno di festa e di sole.
Ho chinato il capo in stanze calorose.
Ho sdraiato il corpo su morbidi fili d’erba.
A… Continua a leggere

Si, lo faccio ancora.
Lo faccio perché ho scelto di scrivere fin quando un solo cuore proverà emozioni,
fin quando da una sola bocca stillerĂ  un impercettibile sorriso,
fin quando gli occhi di una sola anima,
inumidendo, scintilleranno.

Lo faccio perché possiedo la certezza che qualcuno
non rimane indifferente a certe parole, e quella persona sono dapprima io.

Ma oggi ci sei anche tu a farmi compagnia,
con i tuoi deliziosi modi e le tue dolci richieste, che sanno far sorgere un sorriso
sulle mie labbra indifferenti, cosĂŹ, come l’arcobaleno sul mio villaggio
profumato di pioggia e intriso di freschezza.… Continua a leggere

Scriverti nel piĂč profondo degli abissi, era ciĂČ che avrei voluto fare,
affinché nessuno, a parte te, potesse inalare queste mie parole.
Forse qualcuno leggendole, erroneamente, le farĂ  sue,
qualcun altro, allo stesso modo, non le riterrĂ  per se.

Mi sento cosĂŹ piccolo e strano in questo momento.

Infuocato, il sangue scalpita nelle tempie e nelle vene come non mai.
Come morso dal piĂč velenoso dei serpenti, rimango immobile, paralizzato, stordito.
E’ un veleno questo ricordo, che gonfia gli occhi e fa pulsare all’impazzata il cuore.

A raccontarti una storia, questa volta sarĂČ io. Continua a leggere

Come, dove e perché nasca un pensiero Ú laborioso comprenderlo.
A volte la musa ispiratrice Ă© il tutto, altre volte il niente.
Eppure dal caos non puĂČ nascere l’ordine;
CosĂŹ come dal nulla non puĂČ emergere alcunchĂ©.
 
Ma succede che ti ritrovi con l’irrefrenabile impulso di scrivere e lo fai di getto,
senza riflettere, come chi cadendo, trova un appiglio e lo afferra.
 
Non sai cosa ne uscirĂ  fuori, eppure esterni senza riserva alcuna le trepidazioni.
Riesco a sentire la mia voce dentro di me e Continua a leggere