anima
Si, lo faccio ancora.
Lo faccio perché ho scelto di scrivere fin quando un solo cuore proverà emozioni,
fin quando da una sola bocca stillerà un impercettibile sorriso,
fin quando gli occhi di una sola anima,
inumidendo, scintilleranno.
Lo faccio perché possiedo la certezza che qualcuno
non rimane indifferente a certe parole, e quella persona sono dapprima io.
Ma oggi ci sei anche tu a farmi compagnia,
con i tuoi deliziosi modi e le tue dolci richieste, che sanno far sorgere un sorriso
sulle mie labbra indifferenti, così, come l’arcobaleno sul mio villaggio
profumato di pioggia e intriso di freschezza.… Continua a leggere
Ciao piccolina mia, come va?
Le giornate qui trascorrono monotone senza te,
ma il tuo ricordo é sempre vivo nella mia mente.
I tuoi sorrisi funzionano ancora e basta rievocarli,
per far germogliare raggi di sole in giornate ferrigne come questa.
Eppure essi, mettono intensa tristezza e malinconia.
Sarà forse perchè non mi appartengono più?
Come sarebbe bello poterti rivedere,
accarezzare, parlare, abbracciare.
Quanto vorrei sentirmi dire “amore mio”, “tesoro”,
o semplicemente sentirmi chiamato da te.
Tu, che pronunciavi il mio nome e riempivi il mio nulla.
Tu, che con le tue risate spalmavi di allegria le mie giornate.
Tu, che con la tua presenza davi senso al tutto.
Ogni cosa ora si é tremendamente complicata. Continua a leggere
Ho imparato che amare non é facile.
Ho imparato che lasciarsi amare a volte é più difficile.
Ho imparato che un gesto può cambiare il corso delle cose.
Ho imparato che basta un sorriso per accendere un cuore.
Ho imparato che far sorridere vale più dell’oro.
Ho imparato che non tutti sanno apprezzarti.
Ho imparato che a volte arrabbiarsi è un’alternativa.
Ho imparato che il dolore é lo spannatore dell’anima.
Ho imparato che la musica é piena di risposte.
Ho imparato che per capire che Dio esiste non devi impararlo.
Ho imparato che nulla uccide più dell’indifferenza.
Ho imparato che sentirsi ricchi vale più di esserlo.
Ho imparato che i miei limiti iniziano dove terminano quelli di molti.
Ho imparato che la leggerezza pesa più di un pugno.
Ho imparato che le parole sono come l’acqua e una volta versate non le riprendi più.
Ho imparato che la cattiveria della gente ti fa sentire migliore.
Ho imparato che donarsi mette più gioia del preservarsi. Continua a leggere
Nostalgia abilmente mescolata a questo fioco vento,
il rumore del mare scosso da questo alitare soave,
la quiete agognata e portata da colei che da tempo attende,
le nuvole che imbacuccano il chiarore di queste brevi mattinate,
in un giorno come questo,
colgo l’occasione per scrivere ancora una volta ciò che custodisco dentro.
Ebbene, nonostante il tempo senza sosta accorci le nostre vite,
trascinandole lontane da quel che fu, ieri, é tuttora vivente nel mio presente.
Quante giornate trascorse assieme;
Giorni incredibili, senza alcun fine,
lucrosi di seducenti e faticosi ricordi,
di novità e di monotonie, di sogni e di realtà,
eppur vissuti fino in fondo con la semplicità che li ha ogni volta contraddistinti.
Sai, volevo dirti grazie per come Continua a leggere
Reggio Calabria, 21/07/2001 Ore 11,15.
Ero sveglio da poco e mi accingevo a prendere il caffè, quando ho sentito miagolare in modo strano o meglio dire ho percepito dei richiami, degli apparenti lamenti. Precipitatomi immediatamente in veranda, ho notato riverso per terra, accanto la scaletta che conduce al tettuccio, il tuo gattino agonizzante. Qualche istante prima che io varcassi l’uscio che dalla cucina conduce appunto all’aperto, sopraggiungevano Clarabella e Zara, che tuttavia non facevano nulla che mi inducesse a pensare ad una qualche possibile responsabilità sull’accaduto da parte loro. Infatti erano calme, stupite, quasi sorprese quanto me e per nulla eccitate; Tra l’altro come poc’anzi asserito, mi pare fossero appena sopraggiunte. Il gattino non presentava segni, morsi o ferite particolari, che mi portassero a pensare ad un probabile azzannamento. Il corpo del micio era perpendicolare al tettuccio e quindi sul punto di caduta; Questo particolare, rafforza l’ipotesi che appunto, non sia stato trascinato e quindi morso. Continua a leggere