Ultimo aggiornamento
A volte credo non mi basterebbe un secolo continuo di sonno,
per cancellare d’un solo colpo la maledetta sensazione
di aver dormito sempre troppo poco.
Sto ancora sbadigliando.
Ho fatto colazione poco fa (e avrei dovuto pranzare)
e per me la mattina comincia adesso.
Sarei dovuto andare al lavoro, ma il pensiero dello stesso,
mi è balenato per un solo attimo e con grande maestrìa (non ne vado fiero)
l’ho accantonato in qualche angolo sperduto
e poco frequentato della mia mente (malata?).
Mentre “dipingo” il blog,
gli sbadigli accompagnano disgraziatamente e odiosamente le mie dita,
che velocemente sfiorano e accarezzano i tasti di una Logitech,
che andrebbe al più presto pulita e manutenziata.
Quanto vorrei essere un gabbiano in questo istante!
Me ne starei assopito a gustarmi il sole di Luglio,
in qualche pittoresco scorcio di mare, adagiato su di un masso,
uno scoglio, un pezzetto di terra vicino la spiaggia
e immerso nel verde smeraldo misto al blu turchese di queste fiabesche acque marine.
Mi desto!
E’ bastato un attimo e il mio animo è volato via coi miei pensieri.
Vorrà dire che attenderò lunedì,
quando le spiagge saranno deserte e silenziose,
quando la gente nauseata e bruciacchiata di mare, sole e creme solari,
se ne starà nella quotidianeità di tutti i giorni;
Solo allora, me ne starò assopito, zuppo di gioia e calore,
su una roccia, cullato dal sole e accarezzato dal mare,
come un gabbiano,
dalle variegate e colorate piume verde smeraldo,
misto al blu turchese di questi indimenticabili giorni d’estate.
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