Notturne trepidazioni
Non voglio vivermi la serata,
voglio vivermi te.
Non m’importa quanti siamo e ne chi siamo,
io voglio vivere te.
Non voglio pensare a quel che sarà,
voglio vivermi te.
Non voglio che arrivi domani pensando
che avrei potuto vivermi te.
No, voglio vivermi stasera e voglio vivere te. Continua a leggere
Avrei potuto dirti quel che dentro tengo
e con angoscia ora ci ripenso.
Che sciocco che sono stato
per non aver sfruttato il tempo andato.
Poichè degli occhi ho fatto il mio linguaggio,
tu non fare come me, questo é il tuo Continua a leggere
Ho pianto stanotte.
L’ho fatto con gli occhi, ma soprattutto col cuore.
Ho ripensato a quel bocciolo bellissimo, piccolo e raro che sei tu, amore.
Ho considerato tutte le volte che non ti ho innaffiata,
tutte le altre in cui non ti ho curata come avresti meritato.
Il sole picchiava forte, ma ero troppo impegnato a planare nei miei azzurri spazi,
ad ali spiegate, per impiegare le stesse e metterti al riparo dalla calura.
Avrei potuto scaldarti, quando il buio della notte portava il prepotente gelo,
ma io troppo distratto e immerso nella culla dei Continua a leggere
“Vorrei essere acqua per adattarmi al tuo interno”.
Mi perdo in questo rigo. Smarrisco me stesso.
Assaporo l’attimo in cui l’ hai formulato. Riesco a farlo.
E’ facile, ed é come se addentassi un mela e ne gustassi a pieno il sapore.
Che fragranza!
Parole troppo soavi perché io Continua a leggere
Quello che smuove le canzoni,
non lo agita neppure un terremoto.
Alludo ai ricordi, questi meravigliosi inesauribili fotogrammi
che permangono per sempre in questo scrigno misterioso
e straordinario che è il cervello.
Mi è bastato ascoltare “Una carezza in un pugno”
di Celentano e mi dondolava il cuore in petto;
Udivo “Mi ritorni in mente” di Battisti
e un bruciore stringente mi tormentava lo sterno;
Scorrevano le note di “Mi manchi” di Bocelli
e i brividi mi avvolgevano il più esteso dei sensi: la pelle. Continua a leggere