Ancora bimbi
Oggi sono una lacrima.
Una di quelle zuccherose, incontaminate.
Come quando da piccolino
sul finire di un grande pianto
arrivavano i singhiozzi e scuotevano
quelle lacrime finali, che vibrando,
percorrevano scivoli fatti di gote lisce,
paffute, rosate, pure, ingenue.
Vorrei possedere il cuore di quel bambino,
vedere con i suoi occhi, scorgere con il suo intuito. Continua a leggere
Rieccomi per te, per me, per chiunque volesse sedere accanto a noi.
Oggi è bastato assaporare la frutta fresca nel bianco tavolo della cucina ammutita,
per ricordare con pungente nostalgia,
come se fosse trascorso qualche pomeriggio soltanto,
i frullati che la nonna mi preparava con inventiva ed affetto.
Mele lucide come bocce e rosse come le sue memorabili labbra.
L’intenso verde dei kiwi che ipnotizzava i miei occhi,
riportandoli con immane forza alle corse sui prati con i miei fratelli.
Arance dolcissime come i suoi sguardi, simili a spicchi di tramonto infuocato,
che come specchi affilati riflettevano i pomeriggi in riva al mare
ad attendere che il sole andasse via.
Il verde pastello di quelle enormi pere che a motivo della loro buffa sagoma,
rievocavano nella mia mente cappelli di streghe e stregoni
che soltanto in qualche libro di fiabe avevo Continua a leggere
Chissà quante volte da piccino, magari al mare, anche tu
avrai riempito una bottiglia di sabbia, pietre e quanto dentro vi entrasse.
Era tra i miei passatempi preferiti.
Il momento che mi divertiva e gratificava maggiormente però,
era svuotare la bottiglia e incantato osservare scendere la morbida e fine sabbia che magicamente cadeva assieme ai vari sassolini, che con cura avevo preventivamente raccolto.
A volte era così tanta la fretta e il desiderio di poter ammirare l’effetto cascata,
che spesso, capovolgendo con frenesia la bottiglia,
il contenuto si bloccava incredibilmente Continua a leggere