Ho sciupato lâabilitĂ di renderli sempiterni.
Ho affinato tuttavia la capacitĂ di non soccombergli.
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Vorrebbero pioviscolare in questi giorni,
ma crudelmente gli impedisco di farlo.
Come? Semplice!
Non gli consento di germogliare,
non gli permetto di sorseggiare la vita.
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Come un feto, essi rimangono interrati dentro me.
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Non si ribellano,
non si lamentano, anzi, restano lietamente
rassegnati al loro infausto destino. Continua a leggere
Si è alzato il micio,
lasciando sul divano e nell’aria sparso il suo pelo color bianco perla;
Lasciando in solitudine quei cuscini minuziosamente ricamati,
dalle diverse vivacitĂ di colori,
che il timido riverbero serale mette in evidenza.
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Lo stesso, investe con i suoi raggi i suppellettili;
Stravaganti forme animali, che accanto allâorologio da tavolo,
creano una quantitĂ impressionante di giochi di luce,
esaltati dalla complicitĂ dellâargento.
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Lâatmosfera pacata,
conferisce ai quadri, che arricchiscono le nude pareti, una maggiore austeritĂ .
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Arazzi orientali, dai disegni stravaganti e simmetrici,
immergono la stanza in un Continua a leggere
“Vorrei essere acqua per adattarmi al tuo interno”.
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Mi perdo in questo rigo. Smarrisco me stesso.
Assaporo l’attimo in cui l’ hai formulato. Riesco a farlo.
E’ facile, ed ĂŠ come se addentassi un mela e ne gustassi a pieno il sapore.
Che fragranza!
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Parole troppo soavi perchĂŠ io Continua a leggere
Adesso mi concedi persino il Silenzio.
Vorresti forse insegnarmelo?
Permettimi di essere sfrontato e presuntuoso;
Se câè qualcuno che ne è zuppo
e che sa anche impiegarlo come unâarma acuminata,
beh, ti ricordo che in pochi sanno manipolarlo meglio di me.
Ti rammento inoltre che non ĂŠ un vanto (e lo sai), anzi!
Tuttavia è questo quel che senti di fare e Continua a leggere
Sono giorni che non intrappolo le mie riflessioni su queste tonalitĂ .
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In questo periodo i sentimenti hanno vagato liberi, folli, intoccabili.
E dal mese di agosto sono guizzati a quello di settembre
senza che il sottoscritto abbia potuto acciuffarne una sola piuma.
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Vorrei immergerli qui e concederteli,
ma essi imperterriti,
continuano a scivolarmi come gocce dâacqua su aghi di pino.
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Si credono furbi, acuti, scaltri,
ma dimenticano che nascono cocenti, profumati e fumanti dalla mia mente.
Tralasciano che essi sono, esistono e guizzano, unicamente perchĂŠ io vivo e respiro.
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Eâ vero, non riesco ancora ad agguantarli;
Eâ per questo motivo che Continua a leggere