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Ho imparato che amare non é facile.
Ho imparato che lasciarsi amare a volte é più difficile.
Ho imparato che un gesto può cambiare il corso delle cose.
Ho imparato che basta un sorriso per accendere un cuore.
Ho imparato che far sorridere vale più dell’oro.
Ho imparato che non tutti sanno apprezzarti.
Ho imparato che a volte arrabbiarsi è un’alternativa.
Ho imparato che il dolore é lo spannatore dell’anima.
Ho imparato che la musica é piena di risposte.
Ho imparato che per capire che Dio esiste non devi impararlo.
Ho imparato che nulla uccide più dell’indifferenza.
Ho imparato che sentirsi ricchi vale più di esserlo.
Ho imparato che i miei limiti iniziano dove terminano quelli di molti.
Ho imparato che la leggerezza pesa più di un pugno.
Ho imparato che le parole sono come l’acqua e una volta versate non le riprendi più.
Ho imparato che la cattiveria della gente ti fa sentire migliore.
Ho imparato che donarsi mette più gioia del preservarsi. Continua a leggere

Nostalgia abilmente mescolata a questo fioco vento,
il rumore del mare scosso da questo alitare soave,
la quiete agognata e portata da colei che da tempo attende,
le nuvole che imbacuccano il chiarore di queste brevi mattinate,
in un giorno come questo,
colgo l’occasione per scrivere ancora una volta ciò che custodisco dentro.
 
Ebbene, nonostante il tempo senza sosta accorci le nostre vite,
trascinandole lontane da quel che fu, ieri, é tuttora vivente nel mio presente.
 
Quante giornate trascorse assieme;
Giorni incredibili, senza alcun fine,
lucrosi di seducenti e faticosi ricordi,
di novità e di monotonie, di sogni e di realtà,
eppur vissuti fino in fondo con la semplicità che li ha ogni volta contraddistinti.
 
Sai, volevo dirti grazie per come Continua a leggere

Vigilia di nataleE’ come quando arriva la pioggia improvvisa;
Tutti corrono e scappano al riparo;
Come se dal cielo piovesse fuoco.

Dio, quant’é strano l’uomo!

E’ così anche per l’ispirazione;
Per quell’impulso che come un tenero filo d’erba buca l’asfalto,
ma con la differenza che quando cresce,
spunta in una frazione di secondo e invece di allontanarlo,
di correre e di scappare da esso,
lo accogli nel tuo seno con impeto e Continua a leggere

Reggio Calabria, 21/07/2001 Ore 11,15.
Ero sveglio da poco e mi accingevo a prendere il caffè, quando ho sentito miagolare in modo strano o meglio dire ho percepito dei richiami, degli apparenti lamenti. Precipitatomi immediatamente in veranda, ho notato riverso per terra, accanto la scaletta che conduce al tettuccio, il tuo gattino agonizzante. Qualche istante prima che io varcassi l’uscio che dalla cucina conduce appunto all’aperto, sopraggiungevano Clarabella e Zara, che tuttavia non facevano nulla che mi inducesse a pensare ad una qualche possibile responsabilità sull’accaduto da parte loro. Infatti erano calme, stupite, quasi sorprese quanto me e per nulla eccitate; Tra l’altro come poc’anzi asserito, mi pare fossero appena sopraggiunte. Il gattino non presentava segni, morsi o ferite particolari, che mi portassero a pensare ad un probabile azzannamento. Il corpo del micio era perpendicolare al tettuccio e quindi sul punto di caduta; Questo particolare, rafforza l’ipotesi che appunto, non sia stato trascinato e quindi morso. Continua a leggere