Come poche volte é accaduto, mi accingo a scrivere sapendo in anticipo ciò che inciderò e in che misura lo farò. Ovvio, non l’avevo mica previsto, specie in questo frangente e a tale orario.
Parlo con te ormai da lunghi giorni e non so quanto la vita da te si sia allontanata, ma so che l’ha fatto. Sei nella mia mente in questo momento come un pensiero ricorrente, come un appuntamento quotidiano, forse come una giornata vissuta e stravissuta,
eppure é come se fossi nei miei pensieri per la prima volta.
Stanotte ho avuto la risposta che forse cercavi. Continua a leggere
Non vedeva, ma aveva in mente;
Non udiva, ma percepiva;
Non parlava, ma si esprimeva.
Amore mio non disperare:
finchè amerai,
nessuno e niente al mondo, Continua a leggere
Disconosco questa casa e la sua terra
e questo cielo che del rosso del mio pianto,
ha assunto tinte della guerra.
Se una volta a testa in su, per gioco unendo
i puntini delle stelle, vedevo noi, i nostri baci
e persino la tua pelle, sarà un tragico destino,
ma di quel poco che ricordo, adesso vedo
un cuore solitario, spezzato e malconcio.
Certo, il dolore passerà e un amore di ritorno
laverà via lo sporco da questo volto tanto spoglio;
Ma per la troppa razionalità la domanda che ora pongo,
é quanto ancora ci vorrà dal momento che lo spazio Continua a leggere
Ipnotizzanti scie di fumo s’alzano in volo da quelle dita,
cospargendo l’aria di cartelli, segnali, indicazioni che portano a te.
Viaggio.
Strade, vie e pertugi, che vorrei i tuoi Continua a leggere
Neppure so cosa mi accingo a scrivere,
tuttavia mi prodico in tal senso.
E’ vero, verissimo: ti ho trascurato caro blog!
Avrei voluto lasciare un intervento sottile,
che non rivelasse il mio interlocutore,
eppure non posso fare a meno di essere diretto;