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Rovisto nella mansarda della mia mente.
Palpita un religioso equilibrio.
A piedi scalzi, con controllati passi,
scanso infiniti ricordi.
Del silenzio, afferro le mani
e lentamente, su me stesso volteggio.
Che odori e quanti colori intorno a me!
E poi dicono che non ho niente.
Sorrido…
E’ perchè non vedono i miei nascosti tesori.
Non sanno che in questo luogo
la ruggine non logora e i furfanti non portano via.
Tiro un sospiro lunghissimo,
che laggiù, segretamente porterò.
Mi fermerei qui per sempre…
ma là fuori, il tempo, chiede di me.
Una risposta a La mia mansarda
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Non è che tu non abbia niente.E’ che di questi "nascosti tesori" non concedi niente a nessuno.E quante sono le volte in cui tu stesso rovisti "nella mansarda della tua mente"?Sei come uno specchio.Rifletti tutto ciò che ti circonda e provi infinito piacere nel sentirti pieno di queste immagini.Ma ti sei mai accorto che gli oggetti spariscono?E’ vero… talvolta vengono sostituiti.. ma talvolta i grandi specchi rimangono coperti da un panno nelle vecchie case abbandonate. Non importa se una volta riflettavano re e sovrani, o infinite ricchezze.Alla fine.Rimangono soli.
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